Insufflaggio
IN Insufflaggio
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Published Date:
1 January 1970
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About Project
L’insufflaggio è il riempimento delle intercapedini vuote nei muri esterni con lo scopo di migliorarne la coibentazione termica e acustica, utilizzando un isolante sfuso. L’insufflaggio è una tecnica con cui si va a riempire uno spazio con del materiale, nel nostro caso isolante, tramite l’utilizzo di un apposito macchinario e realizzato da applicatori specializzati.
Nello specifico con questo termine si descrive la tecnica con cui un isolante sfuso viene iniettato nella intercapedine a cassa vuota del muro, ma anche quando viene posato nel sottotetto (insufflaggio aperto)
Può essere realizzato nella costruzione di nuovi edifici, ma soprattutto nella riqualificazione energetica di edifici già esistenti e nei condomini può essere effettuato collettivamente o dal singolo condomino, dall’interno o dall’esterno dell’edificio.
La tecnica di posa ad insufflaggio, che deve essere eseguita da personale formato e certificato, è un sistema rapido e sicuro.
L’insufflaggio nell’intercapedine dell’abitazione è poco invasivo, non sottrae spazio abitativo e garantiosce un efficace isolamento termico-acustico duraturo, un investimento che si recupera in poco tempo e che offre indubbi vantaggi sulla qualità della vita.
L’insufflaggio, che può essere realizzato sia dall’interno che dall’esterno dell’edificio, a seconda delle specifiche esigenze del Cliente o del cantiere e a seconda della finitura delle pareti (ad esempio klinker o paramano), viene eseguito effettuando dei carotaggi (fori) del diametro di 40 mm. ad una altezza di circa 1 mt. dal pavimento e a circa 20 cm. dalla soletta del soffitto, distanziati l’uno dall’altro di circa 1 mt-1,20 mt (nel caso in cui all’interno dell’intercapedine vi fosse già altro materiale può essere necessario eseguire più fori).
Viene sempre eseguita una videoispezione interna con telecamera per verificare l’assenza di eventuali impedimenti . Si procede poi all’insufflaggio con un apposito macchinario e utilizzando un bocchettone girevole, per raggiungere ogni parte dell’intercapedine. Il prodotto viene insufflato tra gli elementi strutturali e riempie in maniera omogenea e continua le cavità, avvolgendo gli impianti esistenti.
I fiocchi, insufflati a pressione, sigillano ogni vuoto al 100% anche se difficilmente accessibile e di forma irregolare: in tal modo si crea un cappotto sagomato e stabile, garantito dalla densità di applicazione.
Una volta che la cavità è stata completamente riempita, i fori vengono richiusi con intonaco e rasati.
Nel tetto l’isolante viene insufflato con uno strato consistente di 20-25 cm. sul solaio non calpestabile dell’ultimo piano, per creare uno scudo termico che frena oltre il 90% della dispersione. Per i tetti a mansarda, sia in legno che in laterizio, bisogna riempire una intercapedine che può esserci tra un doppio tavolato o tra un solaio e un controsoffitto nuovo in cartongesso o in legno.
L’insufflaggio crea uno strato isolante senza giunti, dalle misure perfette, che contrariamente agli isolanti a forma di pannelli o stuoia non causa il minimo sfrido.
Applicato per l’isolamento termico sia nelle stagioni fredde che in quelle calde, in quanto garantisce una temperatura ideale nelle abitazioni in ogni momento.
Visto il costo medio degli interventi e i risultati che si ottengono, possiamo affermare che si tratta di un investimento che si recupera in pochi anni e che oltre agli indubbi vantaggi economici, porta benefici effetti sulla qualità della vita, con un aumento della temperatura nelle stanze più fredde d’inverno e in estate un comfort maggiore con un abbassamento della temperatura rispetto ad una soluzione senza isolamento.